"Il giudice", il tanto atteso, tanto agognato e tanto desiderato sequel del romanzo che mi ha sconvolta durante questa quarantena, "Nati sulla terra". Prima di cominciare, devo avvertirvi. Se non avete letto il primo libro di questa serie, dovete fare due cose: primo, non preoccupatevi perché questa recensione è spoiler free.. e secondo, andate a leggerlo. Se lo avete letto, invece, sarete sicuramente rimasti con il fiato sospeso fino all'ultima pagina di "Nati sulla terra", e quella sensazione non vi avrà abbandonato nemmeno una volta terminato il romanzo. Questo sequel era proprio quello che ci serviva. Il mondo descritto nel primo libro viene ampliato in modo impressionante, ci si butta a capofitto in una realtà che, pur non essendo la nostra, ci accoglie, ci abbraccia e, in qualche modo, entra a far parte di noi. In un momento come questo nelle nostre vite, un buon libro come questo è proprio quello che ci vuole. Un intrigo di altissimo livello, segreti internazionali, scoperte eccezionali.. viene messa in dubbio l'intera storia dell'umanità, quella che ci hanno insegnato a scuola. Vi innamorerete dei personaggi, di ognuno di loro. Riderete con loro, tirerete un sospiro di sollievo quando scamperanno un pericolo e vi rattristerete con loro (ve lo garantisco). Lo stile di scrittura è, come sempre, qualcosa di assolutamente sublime. Pagina dopo pagina dopo pagina e "Ops ho finito il libro". Rimarrete letteralmente incollati a questa storia di mistero, un pizzico d'amore e di dolore: il mix perfetto. Ottimo lavoro, consigliassimo.
Vi lascio una citazione di un passo che mi ha colpita particolarmente: "La donna era immobile con gli occhi aperti nel buio, senza nessun sentimento, senza nessuna sensazione. Era certa che se avesse ceduto anche a una sola di quelle emozioni che premevano contro le mura della sua coscienza sarebbe sgretolata internamente."
5⭐️/5⭐️
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