"Post Mortem", di Paolo La Paglia, è un libro assolutamente terrificante (in senso buono).
L'intera storia si basa sulla sospetta scomparsa di un cadavere dal cimitero, che sembra essere stato trafugato o, ipotesi ancora più inquietante, sembra essere uscito dalla bara sulle sue stesse gambe. Zoe era una ragazza solare e gentile prima che venisse rapita, assieme alla sua amica Rachel, e violentemente uccisa. Rachel, sopravvissuta al traumatico evento, è ora ricoverata in una clinica psichiatrica. Il mistero si infittisce, iniziano ad essere ritrovati cadaveri, il cui cervello sembra essere stato selvaggiamente mangiato, da un umano. Il motivo di tutto ciò è la malata interdipendenza tra la "risorta" Zoe e Rebecca, una figura nebulosa e non umana, che è tornata per motivi di vendetta e di oscuro desiderio. Inizia una caccia spietata a questo duo assolutamente fatale da parte della polizia. Non vi dico null'altro, non voglio rovinare la sorpresa del finale. Il libro è scritto davvero bene, l'idea in sé è assolutamente geniale, totalmente e completamente terrificante. Le descrizioni sono tanto meticolose e precise da far venire i brividi, queste creature prendono vita nella nostra immaginazione in modo incredibile. I personaggi sono costruiti molto bene, interessanti sia le dinamiche che stanno alla base dei rapporti tra i vari poliziotti che gli inquietanti motivi alla base degli atroci atti rappresentati. Mi è piaciuto il modo crudo e sincero con cui le scene vengono narrate. Interessante l'alternanza tra scene ambientate nel presente, e i ricordi o le scene ambientate in tempi passati più o meno remoti. Lo stile narrativo è assolutamente scorrevole. Consigliato assolutamente.
5⭐️/5⭐️
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