“Morgan e l’orologio senza tempo” è un libro incredibilmente appassionante. In questo romanzo sono narrate le vicende di Morgan, capitano di una nave pirata. Sarebbe scontato definire questo romanzo semplicemente “un fantasy”.
Questo genere letterario, famoso e amato in tutto il mondo, è caratterizzato dalla presenza nei racconti di elementi ricorrenti, quali il mito, la magia o il soprannaturale. Possiamo ritrovare sicuramente questi elementi nel romanzo di Silvia Roccuzzo. Credo però che questo libro sia degno di nota in quanto le argomentazioni e i fatti che accadono abbracciano una porzione estremamente ampia del genere. Divinità, navi volanti, orologi dai poteri misteriosi, sono solamente una piccola porzione di quello che le pagine del romanzo nascondono. Una caratteristica di questo romanzo, che non è condivisa da tutti i classici romanzi fantasy, è la presenza di una forte componente umana. Morgan non è soltanto il determinato capitano di una spietata nave pirata, è molto di più. Leggendo, si impara a conoscerla, e si comprende che, oltre la sua dura corazza, si nasconde una ragazza come tante altre. I suoi sentimenti, se pur ben nascosti, traspaiono, è in realtà una ragazza piena d’amore, tenerezza, amicizia.
I libri fantasy che hanno come tema predominante la pirateria non sono molti, credo che ciò sia a causa della difficoltà che un autore potrebbe riscontrare nel far armonizzare alla perfezione la magia e le grottesche abitudini tipiche dei romanzi che coinvolgono i pirati. Vi assicuro che Silvia Roccuzzo ci è riuscita. Il mix tra la componente più “umana”, con vizi e virtù che caratterizzano i personaggi, e di quella “magica”, danno vita ad un romanzo coinvolgente e appassionante che va ben oltre il semplice fantasy.
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